Milano, in mano al comune diverse centinaia di case popolari da assegnare a individui o famiglie con basso reddito sulla lista d'attesa dei cittadini senza dimora. 

Si tratta di appartamenti - alcuni nuovi, altri da ristrutturare - sparpagliati in giro per la città e caratterizzati da una metratura pro capite inferiore a quella consentita dalla legge italiana, permettendo così e ciò nonostante di tenere il costo degli affitti molto basso.

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In vista dell'Expo 2015, alcuni di questi spazi sotto soglia avrebbero dovuto essere destinati al ruolo di alloggi temporanei per 

giovani con budget limitato, i quali si prevedeva sarebbero venuti a Milano per lavorare presso i padiglioni dell'Esposizione Universale e avrebbero avuto bisogno di sistemazioni economiche per qualche mese. 
Con tale obiettivo, al nostro gruppo di lavoro è stata assegnata una stanza di 23 mq da trasformare in un appartamento-hotel che potesse ospitare un lavoratore impegnato per la maggior parte del tempo e che vivesse il suddetto spazio più come una stanza d'albergo appunto che una vera e propria casa.

Il progetto, soprattutto per quanto riguarda  il pavimento a scacchi e il forte contrasto cromatico, si ispira all'eccentrico e affascinante stile di Philippe Starck, al suo amore per l'intrattenimento e il divertimento.

La stanza è organizzata come uno spazio 

mostra privato, tenendo conto dei probabili bisogni e abitudini del suo unico inquilino, 

spesso fuori all'ora dei pasti a causa del suo lavoro. Le dimensioni della cucina sono ridotte al minimo, utensili e abbigliamento sono "esposti" sulle pareti e un elemento scorrevole in vetro consente di tenere aperti alternatamente il bagno o la cucina, entrambi affacciati sulla zona giorno-notte. Protagonista dell'open space è un 

elemento circolare e girevole che combina le funzioni di letto, tavolo, scrivania e armadietto.