Redchurch Street, distretto di Tower Hamlets, Londra. Con l'avvento della rivoluzione industriale, nei bassifondi ottocenteschi cominciano a proliferare sporche botteghe ed affollatissime officine di vario tipo. Entro la fine del XIX secolo, l'industria manifatturiera dell'arredamento diventa il settore leader della zona: dalla realizzazione di armadi, mobiletti e sedie alla lucidatura alla francese. 

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Oggi quella di Redchurch Street è un'area estremamente dinamica, caratterizzata da una ricca varietà culturale e commerciale. Del difficile passato all'insegna della produzione rimangono edifici dal look industriale: piccoli blocchi geometrici di massimo 3 o 4 piani con cortile interno e facciate in mattoncini rossi, firma dell'era Vittoriana. I settori creativi di ogni genere fanno da padroni a livello commerciale, riempiendo le strade di vetrine e facendo crescere in zona la domanda di soluzioni abitative abbordabili di uso misto, in grado cioè di combinare lo spazio della casa a quello del lavoro.  

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E' a seguito di tale bisogno e della richiesta di creare un ambiente che abbia un legame con la storia e il carattere del quartiere che prende vita il progetto Vita da showroom: un monolocale compatto, multifunzionale, flessibile, innovativo ed elegante, dove il mattoncino rosso si accompagna a cornici metalliche, cemento levigato e luminist (una pietra luminescente di colore azzurro chiaro) 

per ricreare quel clima industrial-retail proprio di un moderno showroom d'arredamento allestito tra le mura di una vecchia fabbrica. 

Porte e pareti in vetro separano le diverse zone dell'open space, un tavolo pieghevole in plexiglas fa da vetrina al letto al di sotto di esso e un grande schermo interattivo a parete consente all'inquilino, impegnato nell'industria del design, di riscoprire la dimensione fisica del gesto del disegno.